Vietnam e Food Made in Italy: tempo di crescita
All’interno di Progetto Hanoi, programma di servizi integrati su informazione, ricerca, matching commerciale e prospettive di internazionalizzazione assistita su Vietnam, proponiamo alcune riflessioni di mercato su segmento Food & Beverage così come evidenziate dal nostro desk operativo in loco in collaborazione con EatHealthy Vietnam LTD.
Il mercato Vietnamita del food & beverage è uno dei mercati più interessanti del momento in Asia. Il paese, oltre 90 milioni di abitanti, è recentemente uscito dalla fascia bassa di reddito ($5,370 in PPP), è sulla strada per diventare un paese di fascia media nello spazio di una generazione. Già da ora, le fasce 30-50 hanno una capacità di spesa che sta crescendo di anno in anno con margine esponenziale del 10%. Dall’entrata nel WTO, nel 2007, il paese sta gradualmente aprendosi all’importazione di prodotti importati.
Il Cibo
Nello scorso lustro, ha aumentato il consumo di carne, latte vaccino – le prima impresa Vietnamita è infatti Vinamilk (Forbes), cibo sano.
La spesa dei consumatori per F&B è in crescita. Il settore della ristorazione è destinato a crescere a un tasso di crescita annuo del sei per cento tra il 2013 e il 2018. La spesa pro capite per generi alimentari e bevande non alcoliche è destinata a crescere al sette per cento annuo nel periodo 2012-2016. Associata a questa crescita in F&B è la crescita dei punti di vendita al dettaglio moderni, come i supermercati che presentano le opportunità di una maggiore esposizione ai prodotti importati non sono generalmente disponibili presso i rivenditori tradizionali. La presenza sul territorio di catene GDO come Big C, Vinmart, Fivimart, AEON, che presto saranno affiancate da 7eleven (Aprile 2017) rappresentano una grossa fetta del mercato della distribuzione nelle grandi città (Hanoi e Ho Chi Minh). Nei piccoli centri, la distribuzione è affidata ad agenzie locali e piccoli negozi al dettaglio che intercettanto una frazione del consumo nazionale.
Le Bevande
In Vietnam si beve tanto. Nonostante sia uno dei paesi più forti nella produzione di caffè non si può dire altrettanto riguardo al consumo. Politiche mirate del governo ad incentivare il consumo nazionale del caffè, hanno portato a creare catene di caffè locali, da gusti retrò (Cong Caphe) e urban fusion (The Kafè), con toni prettamente da caffè o anche punti di ristorazione. In questo contesto, la recente apertura di Starbucks (2014), proietta il paese verso una ristorazione sempre più occidentale. Allo stesso modo, marchi italiani di caffè, scarseggiano, essendoci qualche punto lavazza, un solo pellini e qualche Illy.
Riguardo gli alcolici, il vino in particolare, I vietnamiti preferiscono i vini rossi, principalmente Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, mentre tra i bianchi preferiscono Chardonnay e Sauvignon Blanc. In Vietnam, il vino è di moda e sta diventando sempre più popolare, anche se rappresenta solo il 3% di bevande alcoliche consumate nel paese. La parte del leone la fa il whiskey, usato principalmente per regali e il vino di riso, prodotto in ogni angolo della nazione.
Il food e beverage italiano
Nel 2014 e il 2015 l’importazione del food italiano è salita a 70m € con un incremento del 77,6% rispetto all’anno precedente. Marchi come Divella, Barilla, De Cecco, dominano pasta e salse, mentre scarseggiano snacks e biscotti, essendoci solo Balocco e Doria. Grandissimi assenti sono i formaggi, spesso rappresentati da produzioni microscopiche locali, e importazioni di scarsa qualità provenienti da Australia e Nuova Zelanda. Un capitolo a parte merita l’olio, usato nel consumo alimentare e nella cosmesi, un ambito in cui la Spagna sta registrando successo mentre l’Italia arranca.
Il Vietnam è un mercato promettente per le piccole e medie aziende vinicole che puntano sull’internazionalizzazione. I numeri richiesti sono infatti ancora modesti, ma in crescita esponenziale, nel 2014 il valore del vino importato in Italia è aumentato del 34% rispetto al 2013. In considerazione del valore delle importazioni totali di 112m $ di vino (+ 68%). Dati più recenti sulle esportazioni di vino italiano in Vietnam mostrano un incremento da Gennaio a Novembre 2015, di 4.7 m €, 50,8% in più rispetto al 2014.
I vietnamiti sono attratti da bottiglie pesanti e appariscenti, a volte anche soprassedendo sulla qualità del vino, data la scarsa conoscenza generale. Grandi protagonisti sono i vini del sud, a grande contenuto alcolico e residuo zuccherino con bottiglie pesanti ed eleganti.
La missione commerciale
Progetto Hanoi consolida un programma di formazione specialistico Doing Business in Vietnam, fra prospettive di internazionalizzazione e sviluppo dei segmenti di mercato, rivolto agli operatori economici italiani (programma in aula e via webinar su due sessioni) a cui seguirà missione di matching commerciale assistita in Hanoi su segmento Food & Beverage strutturato in collaborazione con EatHealty LTD e diversi importatori specializzati nel mese di novembre 2016 per consolidamento ordini funzionali al periodo del capodanno cinese e nuovo termine commerciale 2017.
Per maggiori informazioni info@adm-ea.com